CRONISTORIA

sovrapposizioni nasce alla fine del 2017 dalla testa di due neo-iscritti alla facoltà di filosofia, Simone Raviola e Giacomo Berengo. L’idea era semplice: creare un magazine capace di unire sperimentazione artistica, pratica filosofica e pensiero critico. Durante il primo anno di vita, la fisionomia del comitato direttivo è mutuata considerevolmente, fino ad acquisire una consistenza specifica nel 2019, grazie all’inserimento nel collettivo di altri tre studenti di filosofia: Arianna Locatello, Riccardo Lazzarato e Arlindo Hank Toska. 

In un primo momento, l’approccio della rivista si è assestato su un tentativo di ricerca abbastanza classico: la pubblicazione di articoli letterari e filosofici si accompagnava regolarmente alla pubblicazione di diversi portfolio (fotografia, illustrazione, disegno). Tale lavoro continuerà in maniera ineccepibile fino alla (temporanea) chiusura del sito, avvenuta nell’estate del 2021. In contemporanea, l’esigenza di sfruttare al meglio il medium digitale ha portato a concepire una serie di interviste a filosofi contemporanei su temi culturali e artistici. Così, alla fine del 2018 inizia la serie “Ten minutes with”, quattro interviste a professori universitari di filosofia (Massimo Cacciari, Lorenzo Bernini, Pier Alberto Porceddu Cilione, Giuseppe Girgenti).

Il battesimo del progetto avviene nell’ottobre del 2018, presso il circolo.curoso (ormai endo.vena), che sigla l’inizio di una fertile collaborazione e, in contemporanea, apre alla rivista l’accesso alla vita culturale milanese. 

Nella primavera del 2019, il collettivo decide di provare a cimentarsi con la dimensione dell’evento pubblico. Su proposta di Incontra - Festival della relazione, sovrapposizioni organizza a Verona una giornata dedicata alla sperimentazione musicale (“Lo spazio e la relazione”, in collaborazione con Ashtart Consultancy, già partner del progetto) e una conferenza a cura di due filosofi veronesi (“La solitudine: alle radici della relazione”).

Nell’autunno del 2019, esce invece il numero 0 della rivista cartacea, dal titolo “Cristallizzazione”, finanziato attraverso un crowdfunding. La rivista presenta una collezione di saggi, articoli e portfolio intorno al tema della cristallizzazione come paradigma della produzione in senso ampio. La rivista viene presentata in più momenti - principalmente a Milano e a Torino - e riscuote un certo successo nell’ambiente giovanile alternativo milanese. In questo momento, il collettivo comincia a rivolgersi in maniera sempre più consistente verso la città di Milano: le opportunità di ibridare la filosofia con altri saperi - principalmente la moda, il design e le feste - diventano infatti sempre più consistenti nel vivace ambiente meneghino.
In quell’autunno viene avviata anche la florida collaborazione con la casa editrice napoletana Orthotes, di cui la rivista recensisce numerosi volumi.

Durante tutto il 2019, in contemporanea alle altre attività, la sezione di Torino (che gravita intorno al lavoro di Riccardo Lazzarato), decide di produrre un cortometraggio dal titolo “Asterione” (scritto da Riccardo Lazzarato e Giorgio Dinello). Un lavoro che si richiama esplicitamente al post-espressionismo tedesco e che cerca di produrre una fedele rappresentazione della dinamica del desiderio. Il cortometraggio esce nell’autunno del 2019  e vede, come suo prodotto collegato, la pubblicazione di un numero speciale in cui vengono raccolte immagini riguardanti la produzione e dei saggi relativi alla questione dell’Eros in filosofia e letteratura. Il cortometraggio viene presentato nei mesi seguenti a Torino e a Milano (sempre presso gli amici di endo.vena).

Durante la preparazione di un incontro con Massimo Cacciari, previsto a Verona in collaborazione con Incontra - Festival della relazione, il covid si espande fermando momentaneamente l’espansione fisica della rivista. Durante i mesi del lockdown, l’attività della rivista non si ferma e, anzi, accelera la sua produzione digitale, che vede nascere anche una radio in cui si tenta di mischiare voce e suono, letture letterarie e suoni elettronici (10 puntate totali). 

La semi-ripresa (cosidetta “fase 2”) dal covid trova, per la prima volta, tutti i collaboratori nello stesso tempo a Milano. Il collettivo si solidifica attraverso la frequentazione di Macao, in cui partecipa più o meno attivamente alla produzione curata dal “tavolo cultura”, e si avvicina sempre di più l'effervescenza del mondo milanese. In questo periodo la rivista si trova ad essere nel centro della sperimentazione legata alle zone temporaneamente autonome (TAZ) di cui legge e trascrive l’esperienza. Nell’autunno del 2020 esce il primo numero della rivista, dal titolo “Deserto”. Il format contenutistico rimane invariato rispetto al numero 0, ma notevoli progressi sono fatti in termini formali e di distribuzione. A causa delle misure covid, le varie presentazioni verranno realizzate solo più tardi. Durante il medesimo periodo, la rivista riesce, per mano di Niccolò Buttigliero, a seguire il Torino Film Festival proponendo brevi recensioni dei principali film proiettati.

All’inizio del 2021, il collettivo inizia parallelamente più progetti. 

Da una parte l’esigenza di sostenere i costi - umani e materiali - di produzione, dall’altra la volontà di abbandonare un’immagine di sapere sterile e astratta dal mondo, spingono il collettivo a produrre il suo primo merchandising: una maglietta con un'illustrazione in stampa digitale prodotta da Rebecca Nota (rrosmarina) e poco dopo una collaborazione con Luca Cingolani (outer_viz) ha portato alla luce una shopper con una sua opera serigrafata.

In aggiunta, tramite la collaborazione con Giovanni Pastori (giopastori), la scrittura viene sovrapposta all’illustrazione elaborando un corpo sperimentale al margine tra le due forme del fare, quella grafica e quella letteraria. Una traccia finale del progetto, conservata sotto il nome di “Il delfino e il fetente” è reperibile presso l’archivio digitale (testo di Giacomo Berengo, illustrazioni di Giovanni Pastori).

Inoltre, nel tentativo di sviluppare sempre di più la totalità estetica del progetto, si sceglie di inaugurare una serie di fanzine dedicata a fotografi, amici e talvolta già collaboratori, per cercare di sviluppare un’identità collaterale scandita su diversi piani. Questo progetto in totale conta tre diverse raccolte fotografiche che vengono impresse su carta e distribuite tra amici e lettori.

Nell’estate dello stesso anno il corpo centrale della rivista è invitato a partecipare alla residenza postosegreto che, tramite l’associazione landescape e il Museo di arte contemporanea di Alcamo (MACA), promuove la diffusione di pratiche artistiche contemporanee legate alla riflessione intorno al territorio siciliano. Qui sovrapposizioni conduce un workshop di pensiero critico sul tema del paesaggio, articolato in diversi momenti declinati secondo le forme del dialogo, della riflessione e della costruzione. Il workshop, che si estende nel periodo di una settimana, si conclude con una talk tenuta da Giacomo Berengo e Simone Raviola nella quale vengono riassunte le tappe del laboratorio e dove vengono proposte prospettive alternative sulla riflessione paesaggistica e sul concetto stesso dell’osservare.

Nell’ultimo periodo di attività della rivista, prima della temporanea chiusura del sito – trasformato ora in archivio –, la concentrazione è focalizzata nella promozione tramite eventi di artisti e designer emergenti, inaugurata da un ciclo di eventi che hanno luogo al circolo Papi, studio fotografico e laboratorio artistico sito in porta romana. Vengono qui presentate opere plastiche di (tra gli altri) Giacomo Giusti e sperimentazioni sonore principalmente legate al nome di Tommaso Centanni.

Nell’estate del 2023, il collettivo si riunisce e decide per la sistematizzazione di una selezione del materiale prodotto online durante la prima parte dell’esperienza (2017-2021). Tale processo si conclude con nascita dell’archivio, ora disponibile online nelle sue tre sotto-sezioni: arti visive, articoli e stampe.

Contestualmente, il collettivo pianifica la riapertura operativa del sito e delle attività offline annesse per l‘autunno 2023.