Gaia Warning: intervista a James Lovelock
Che cos’è l’ipotesi di Gaia? Si tratta di un sistema o di una metafora? Gaia è forse l’ombra della mano di Dio? In che modo la comprensione di tale entità ha a che fare con la nostra sopravvivenza? Risponde lo scienziato e filosofo James Lovelock, nell’intervista qui tradotta.
Il cielo stellato sopra di me, il vuoto abissale dentro di me
Commentando una poesia di Stefan George, Martin Heidegger scriveva: .«La notte – è vero – è oscura. Ma l’oscurità non è necessariamente tenebra». E il Sacro, continuava, «permane, nell’atto che si sottrae. Dona il suo avvento, mantenendosi in quel sottrarsi che è insieme restare».
Clubbing: piacere e resistenza. Intervista a Enrico Petrilli
Nell’anniversario della scoperta del LSD da parte di Albert Hoffman (16 aprile 1943), pubblichiamo un’intervista ad Enrico Petrilli sul suo ultimo volume: “Notti tossiche. Socialità, droghe e musica elettronica per resistere attraverso il piacere” (Meltemi, 2020). Un tentativo di fare chiarezza sul rapporto tra clubbing, piacere e nuove forme di resistenza al potere onnipervasivo delle società post-disciplinari.
Sentire il mondo. Memorie di un malato di covid-19
Nell’attesa di una guarigione solo promessa, imparo forse, contro ogni idealismo, che non si dà esistenza senza percezione e che, anzi, essere vivo, essere un’unità viva, non è altro che sentire se stessi nella sensazione del mondo da parte di tutti i miei sensi congiunti. Il senso della vita e il senso del mondo mi appaiono oggi solo nel sentire, nell’intima unità che lega i miei sensi ai sensibili che mi circondano, in una sinestesia irriducibile ad alcuna prevalenza prospettica, visiva, uditiva, tattile o mentale che sia.
Squilibri metafisici. Un commento a "Sei malattie dello spirito contemporaneo" di Constantin Noica
La fortuna dell’uomo inizia dove finisce quella dell’animale; fortuna è non essere mai sano, non desiderare la sanità, cercare costantemente dell’altro, sprofondare coscientemente nel dolore dell’infermità e lì costruire immense impalcature teoriche, per giustificare la propria insanabile mancanza. Una riflessione su “Sei Malattie dello spirito contemporaneo” di Constantin Noica (trad. it. Mira Mocan).
Il suicidio ovvero la modernità. Intervista a Thomas Macho
A gennaio 2021 è stata pubblicata la traduzione italiana del volume Das Leben nehmen (A chi appartiene la mia vita? Il suicidio nella modernità, Meltemi, Milano 2021) di Thomas Macho. Presentiamo qui un’intervista al pensatore tedesco, nel tentativo di districare i sottili fili che congiungono etica ed estetica del suicidio, nonché il rapporto che questo intrattiene con la modernità, la libertà e l’autodeterminazione.
Suizid oder Moderne? Interview mit Thomas Macho
Im Januar 2021 ist die italienische Übersetzung des Bandes Das Leben nehmen (A chi appartiene la mia vita? Il suicidio nella modernità, Meltemi, Milano 2021) von Thomas Macho in italienischer Sprache erschienen. Wir präsentieren hier ein Interview mit dem österreichischen Philosophen Macho, in dem wir versuchen, die subtilen Fäden zu entwirren, die Ethik und Ästhetik des Suizids verbinden, dessen Beziehungen zu Modernität, Freiheit und Selbstbestimmung.
Speravo de morì (prima)
In Speravo de morì prima le citazioni ad opere altrui e i momenti d’onirismo non concorrono tanto alla poiesi di un universo autonomo da quello fondato storicamente, dal quale il testo si emanciperebbe, quanto a sancire l’insufficienza e l’inadeguatezza del primo nei confronti del secondo. Del mito nei confronti della storia. Un gigantesco e autoironico suicidio.
La materia sente, conversa, soffre, desidera, anela e ricorda - Intervista a Karen Barad, II Parte
Nella seconda parte dell’intervista qui tradotta, Karen Barad, filosofa statunitense, risponde ad alcune domande sui fondamenti della sua ricerca. Che significato ha la questione della differenza sessuale e in che modo la fisica quantistica aiuta ad articolare il femminismo? In che modo opera un’etica nel processo attraverso il quale “la materia viene alla materia”? Il realismo agenziale è un manifesto?
La materia sente, conversa, soffre, desidera, anela e ricorda - Intervista a Karen Barad, I Parte
Nella prima parte dell’intervista qui tradotta, Karen Barad, filosofa statunitense, risponde ad alcune domande sui fondamenti della sua ricerca. Che cosa significa davvero “nuovo materialismo”? Che cos’è il realismo agenziale? Che cosa comporta introdurre nel pensiero meccanismi di intra-azione o di diffrazione?
WandaVision – Morire eternamente
WandaVision racconta di un universo totalmente psichicizzato, in qui tra pensiero e azione non sussiste più alcuna differenza. La materia cessa di opporre resistenza all’intervento psichico, divenendo malleabile, suscettibile all’intervento mitopoietico di Wanda. Nel circolo di riassorbimento e riemersione dal tessuto mitologico in cui le figure dell’MCU sono radicalmente immerse, è dato morire eternamente, e rinascere attraverso una semplice rammemorazione.
Bruno Latour e l'ipotesi Gaia
Bruno Latour è un sociologo, antropologo e filosofo francese, autore di fama mondiale e punto di riferimento nei dibattiti di ecologia politica. Nel 2013 è ospite all’Università di Edimburgo in cui tiene una serie di brillanti conferenze raccolte nel libro La sfida di Gaia; qui l’autore destituisce il rapporto “tradizionale” tra Natura e Cultura parlando dell’uomo all’interno del nuovo regime climatico.
Alain Badiou sulla politica dell’Evento di Nietzsche
Alain Badiou, noto filosofo europeo, ha dedicato negli anni ‘90 quattro seminari sul tema della ‘anti-filosofia’, il primo dei quali dedicato a Nietzsche. Per Badiou, Nietzsche pone in primo piano l’assoluta necessità affermativa dell’atto ovvero dell’Evento. Esso è un atto che deve ‘spezzare in due la storia dell’umanità’. Esso è un atto istituente puro, chiamato da Badiou ‘archi-politica’. Badiou elogia ma anche critica la paradossalità di questa concezione della politica in questa traduzione del riassunto del seminario.
Clubhouse: la riscoperta della voce
I social media consolidati ci hanno abituato a una innaturale prassi analitica del silenzio. Clubhouse: drop-in audio chat può essere la novità online che ci fa riscoprire la pratica dialogica del conversare, offrendo anche l’opportunità di istituire un’urgente e attuale dimensione neoscolastica.
Citadel, di John Smith – Libero scambio linguistico
Nel momento in cui la voce di Boris Johnson è l’unica a sovrastare indiscussa su Londra, è necessario che -per contrastare la sua strapotenza- ai proclami sulla necessità di garantire la libertà di scambio si opponga una libertà linguistica, in cui i termini dello scambio sono significanti cui viene restituita ora la loro libertà, ora il loro significato originario, sepolto sotto strati di reboante retorica.
«Tutto è suicidio». 90 anni di Thomas Bernhard
Thomas Bernhard è uno degli scrittori più brillanti del XX secolo.
Intervista a Micaela Latini. 90 anni di Thomas Bernhard
Thomas Bernhard è uno degli scrittori più brillanti del XX secolo. Micaela Latini insegna Cultura tedesca ed Estetica all’Università dell’Insubria e ha studiato Bernhard a lungo, pubblicando saggi e monografie sulla sua opera.
Seduzioni dell’inconscio. La psicosi nella sua forma
L’insondabile decisione dell’essere. Filosofia e Psicoanalisi dinnanzi alla causalità alla follia, edito da Orthotes e curato da Viviana Faschi, è un volume che sceglie di insistere sul punto più arduo per la filosofia, quello in cui la sua identità con se stessa vacilla. L’impressione è che ci sia dell’impossibile nel fissare cosa stia al di là e cosa al di qua del limite; lo esperiamo interrogando la psicosi.
Pieces of a Woman, di Kornél Mundruczó – L’insufficienza del nascere
Quello del cinema è un processo di strutturazione in fieri, deflesso dall’attimo e volto verso uno sviluppo diacronico. Una struttura strutturantesi, che pur non anelando la reincarnazione di sé in un linguaggio altro è espressione di un linguaggio ontologicamente incapace di darsi una volta per tutte. Una doglia continua. Nascere, una volta per tutte, per un film non può essere abbastanza.
Il mondo altrove – La quarantena di Sam Levinson, tra Euphoria e Malcolm & Marie
Con Euphoria e Malcolm & Marie, Levinson traduce abilmente le limitazioni imposte dallo stato emergenziale, rimodulando il suo stile, insistendo sui propri personaggi, sulla loro interiorità e sugli interni che si trovano forzosamente ad abitare. Componendo una trilogia tematicamente e stilisticamente coesa, che è tra i primi esempi di una proficua assimilazione del fenomeno pandemico da parte del linguaggio cinematografico.