Scarnificazione
Portfolio di Giacomo Giusti
“Scarnificazione” è il residuo grafico dello scontro tra conscio e inconscio, limite e anonimia. Invertita tramite un processo digital-alchemico, la nera penna si oppone alla forza disgregante delle pulsioni sotterranee, sigillando il tratto con precisione monastica. La carne si scioglie fino a confondersi nell’abisso dello sfondo. Al contempo, gli archetipi strutturali risalgono in superficie e acquistano nitidezza e potenza evocativa. Il conflitto non si risolve, la dialettica non viene superata – essa, piuttosto, viene esposta nella forma più pura del terrore, dell’annuncio mortifero. In “Scarnificazione” coscienza e inconscio si stagliano l’una contro l’altro, esaltando l’irresolubilità del loro conflitto. La metamorfosi di magia nera che anima le figure non si risolve nell’amalgama della composizione: forma e movimento, struttura ed energia, conscio e inconscio «sono, in quel punto, a contatto - uniti solo da un vuoto di significazione e di rappresentazione». Gli ibridi – in pose vive dall’aspetto defunto – testimoniano del tragico: l’incapacità del sottosuolo di vincere la forma, l’impossibilità della forma di costruire la vita.