38 TFF – Coup 53 di Taghi Amirani (Masterclass)

Nell'agosto del 1953, in Iran, un colpo di stato mette fine al governo del Primo Ministro Mohammad Mossadeq e ripristina lo Scià di Persia. Scopo principale della cosiddetta Operazione Ajax è porre fine alla politica di nazionalizzazione del petrolio iraniano. Fondendo storia privata e storia collettiva, il film racconta la partenza della famiglia Amirani dall’Iran verso l’Inghilterra e contemporaneamente segue le scrupolose indagini del regista per smascherare il coinvolgimento dei servizi segreti britannici e americani nel colpo di stato, in particolare il ruolo dell’agente della Cia Kermit Roosevelt Jr.

Nazione: UK, Iran, Anno: 2019, Durata: 120'


La verità riguardo il coup d'état del 1953 volto alla destituzione di Mohammad Mossadeq è stata interpolata, la storia dell’Iran montata ad arte per rispondere alle esigenze narrative del Regno Unito e degli USA. Occorre realizzare un nuovo cut, recuperando tutto il materiale scartato dalla prima versione cinematografica, e reintegralo nella nuova. Quello che Taghi Amirani si propone di realizzare non è niente di meno che ri-montare, cinematograficamente, la Storia. Chi, meglio di Walter Murch (il mitologico montatore di Apocalypse Now, film immortale nel suo continuo riconfigurarsi), per portare a termine un compito del genere?

«This [box of papers] changes Iran»

Rapporti confidenziali, nastri di pellicola, trascrizioni di trasmissioni televisive vecchie di decenni, fotografie, libri, articoli. Anche i titoli di coda di un documentario vanno letti con estrema attenzione, poiché anche un nome e un cognome possono rivelarsi tesori preziosi: fonti sono anche gli uomini che di quella vicenda sono stati i protagonisti, gli osservatori o, posteriormente, gli studiosi. Chi ancora vivo, chi scomparso durante la lunga gestazione del film. Vi è una sorta di esuberanza autocompiaciuta nel modo in cui Amirani descrive il suo sforzo di ricerca. Uno sforzo decennale, che non è esclusivamente intellettuale ma diviene fisico, ginnastico. Amirani rincorre i suoi interlocutori lungo lo spazio e il tempo, si sposta appesantito da montagne di carta, senza nascondere una certa fascinazione feticistica per la dimensione eminentemente materica delle tracce di cui va in cerca come fossero reliquie leggendarie. Sfoglia i documenti, li riordina continuamente, li poggia violentemente sul tavolo. Della Storia sentiamo il peso materico; del ricercare la difficoltà fisiologica, spasmodica.

Le tracce, i sedimenti che la Storia produce e lascia lungo il suo corso, fluendo imperterritamente, possono andare perduti. Laddove manca una traccia audiovisiva di Norman Darbyshire (membro del MI6 coinvolto nel coup), Amirani decide di fabbricarla ex novo, ricorrendo all’interpretazione attoriale di Ralph Fiennes. In una paradossale commistione circolare, la Storia, mistificata e oltraggiata, viene purificata da un’operazione di mistificazione ulteriore. La potenza poietica scalza quella oscurantista. Lo stardom di Fiennes sovrasta, luministicamente, l’assenza di un’immagine, il buio, e consente ad Amirani di raccontare ciò di cui non rimarrebbe che una flebile eco.

Niccolò Buttigliero

Vita low budget in campionato juniores. Vedere, scrivere, fare cinema - ut scandala eveniant.

Laureato al DAMS di Torino in Storia e teoria dell'attore teatrale con una tesi sul «progetto-ricerca Achilleide» di Carmelo Bene. Vive in un cinema e lavora in un teatro.

Indietro
Indietro

38 TFF – Cleaners, di Glenn Barit (Fuori concorso)

Avanti
Avanti

38 TFF – Botox, di Kaveh Mazaheri (Torino 38)