Niccolò Buttigliero Niccolò Buttigliero

38 TFF – The Evening Hour, di Braden King (Torino 38)

The Evening Hour è un pallido e depotenziato anti-western, in cui ad una dimensione totalmente tame si cerca si opporsi tramite un ingenuo quanto maldestro tentativo di ripristino di una wilderness scevra da rapporti di potere codificati sub specie aeternitatis. Uno spazio a cui Cole si dirige in un primo momento solo sul piano mnemonico (rivangando le vecchie passeggiate nel bosco in compagnia del nonno). ma verso il quale è in grado di rivolgersi nuovamente sul finale, astraendosi da quel coacervo di mediocrità in cui Dove Creek consiste, e partendo per un viaggio la cui meta è, per lui stesso, imprecisata.

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Arianna Locatello Arianna Locatello

Brandon Cronenberg si esibisce in un’intervista

Nell’intervista qui tradotta, Brandon Cronenberg racconta “Possessor”, il suo ultimo film. Esaminando il modo in cui le grandi forze del nostro tempo, quali la tecnologia, i social, la pandemia, si infiltrano nel mondo del cinema, il regista affronta la sua complessa visione dell’esistenza: c’è un modo per smettere di esibirsi ed essere davvero noi stessi o tutto è una performance?

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Niccolò Buttigliero Niccolò Buttigliero

38 TFF - Las niñas, di Pilar Palomero (Torino 38)

Las niñas si apre con una parata di primi piani pseudo-muti: la bocca delle giovani ragazze protagoniste si contorce, si spalanca, ma a fuoriuscire non sono che suoni salivali, a-linguistici. Anche durante la preghiera mattutina, per mimetizzarsi e nascondere il fatto che non conosce il Padre nostro, a Celia basta un movimento labiale che imiti grossolanamente quello delle compagne. Non si canta individualmente, né si prega: si è sempre parlati da un sistema complessivo, omologante.

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Simone Raviola Simone Raviola

"Le origini" di Reiner Schürmann

Pochi mesi fa è uscita in Italia la traduzione del romanzo autobiografico di Reiner Schürmann, intitolato Les Origines e pubblicato per la prima volta in Francia nel 1976 (Le origini, Edizioni Efesto, Roma 2020, pp. 288). Tradotto da Ferruccio Scabbia, amico personale dell’autore, e curato da Francesco Guercio (sua l’ottima introduzione), il racconto è un tentativo da parte di Schürmann di mettere a fuoco il proprio passato, le proprie origini, e in definitiva il dramma assolutamente singolare di un’esistenza e del suo farsi.

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Antonio Di Gennaro Antonio Di Gennaro

Emil Cioran: il bisogno di "essere lirici"

Qual è il rapporto che intercorre tra Cioran e la poesia? Partendo dagli anni giovanili, l’articolo ripercorre le tappe salienti dell’esperienza speculativa di Emil Cioran, mostrando come la poesia e la scrittura lirica, acquisiscano progressivamente un ruolo di fondamentale importanza per il pensatore romeno.

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Lucia Squillante Lucia Squillante

La ripetizione da identità a differenza. Un viaggio tra Freud e Deleuze

Il pensiero della tradizione, aggrappato al regime della rappresentazione concettuale, concepisce la ripetizione come ritorno costante di un’identità, come clonazione continua di uno stesso. Questa visione fa della ripetizione una dura condanna che evita qualsiasi possibilità di cambiamento, di trasformazione, di sviluppo e divenire alternativi. Ma Deleuze, diversamente da Freud che ancora si stringe ai paradigmi consueti della riflessione, sa che la ripetizione è molto più di uno sterile automatismo: essa è una potenza creatrice che, affermando sempre e solo la differenza, garantisce la produzione di qualcosa di nuovo.

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Luca Rocco Luca Rocco

Corpo velato

«Rimase immobile sotto i morbidi raggi di sole diffusi dai tendoni, rapito per un attimo dall’immobilità della stanza, a osservare la polvere che mulinava lenta e dorata attraverso le chiazze di luce sopra la moquette e i mobili, mentre avvertiva una strana vicinanza con la donna scomparsa. Trovarsi lì e toccare i suoi oggetti personali nell’intimità polverosa era come attraversane la vita, là c’era tutto di lei tranne la sua presenza fisica, e in un certo senso quella era per lui la parte meno importante di lei». (The Quiet Man, John Foxx)

Questo racconto parla di mascheramenti, di tendaggi e di veli, di corpi nudi e di spettri. Di cose che sembrano non esserci e che pur sono.

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Joë Bousquet Joë Bousquet

Joë Bousquet a Jean de Boschère: Correspondance 1933-1949

La corrispondenza presentata qui in traduzione percorre le lettere che Joë Bousquet invia a Jean de Boschère tra il 1933 e il 1949. Ricche di virtuosismi fino all’eccesso, queste lettere costituiscono a pieno titolo una parte del corpus letterario di Bousquet. Tra i temi trattati: l’omosessualità, il potere della scrittura e la devozione senza limiti che Bousquet tributa al suo “maestro” Jean de Boschère.

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Leonardo Caffo Leonardo Caffo

After covid. Discussion points

I started writing the following pages approximately at the beginning of the quarantine, which the Italian government imposed as a consequence of the Covid-19 pandemic outbreak. A preliminary shorter translation of this paper, published on minima&moralia’s website, was spread throughout the internet in English, Persian and Norwegian.

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Riccardo Lazzarato Riccardo Lazzarato

Tra la città e il romanzo. Cronistoria di una dialettica feconda e in divenire

Romanzo e città sono due entità polimorfe che si compenetrano e dialogano in modo privilegiato sin dai primi scampoli di modernità, fenomeni speculari che innescano una dialettica proficua, configurante, quasi simbiotica a partire dall’Ottocento – il secolo borghese – per poi evolversi e svilupparsi contemporaneamente nel Novecento, abbracciando un profondo mutamento di paradigma che pone in questione lo stesso concetto di rappresentabilità.

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Gioele Cima Gioele Cima

Dissolution: il seminario fantasma di Jacques Lacan

Questo saggio è un estratto dall’ultimo capitolo de Il seminario perpetuo. Il tardo e l’ultimo Lacan di Gioele P. Cima (Orthotes, 2020), in cui compare con il titolo di Dissolution (1980): il seminario perpetuo. Il testo intende confutare la diffusa idea secondo cui Dissolution, il ventisettesimo e ultimo dei seminari di Jacques Lacan, non costituirebbe un vero e proprio seminario, ma un insieme precario e disintegrato di brevi interventi. Al riguardo, la sua tesi è duplice: non solo occorrerebbe considerare Dissolution un seminario a tutti gli effetti, ma, se attentamente analizzati, alcuni dei suoi passaggi si rivelano di fondamentale importanza per le sorti del pensiero di Lacan, dall’inconscio come malinteso al ritorno alla necessità della matematizzazione in psicoanalisi.

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Davide Sisto Davide Sisto

Filosofia e rivoluzione digitale. Intervista a Davide Sisto

Abbiamo intervistato Davide Sisto, filosofo, tra i pionieri degli studi di Digital Death e Death Education, studioso del digitale e professore all’università di Torino. Gli abbiamo posto alcune domande che affrontano trasversalmente i suoi ultimi lavori, nel tentativo di mettere in luce il suo modo di fare filosofia sul digitale, soprattutto rispetto alla possibilità di concepire filosoficamente il positivo nell’odierno onnipervasivo uso personale, collettivo, e sociale di internet e del digitale, senza sottovalutare i rischi dell’iperconnessione.

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Lorenzo Pampanini Lorenzo Pampanini

The Beach Bum. Il Poeta Perdigiorno e la vita

Chi è oggi colui che deve essere più stimato e più temuto nella nostra società? Colui che incarna la differenza dagli altri essendo semplicemente se stesso. L’antieroe di cui non sentiamo di avere un disperato bisogno per ripensare ciò che corre sempre il rischio dell’oblio: la decisione, sempre prendibile, rispetto al senso che diamo alla nostra vita personale e collettiva.

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Niccolò Buttigliero Niccolò Buttigliero

Possessor - Sulla sinonimia

Possessor si configura come un testo sull’impossibilità della sinonimia, nella misura in cui ogni significante modifica il proprio ospite, ne sconvolge l’aspetto esperienziale e fruitivo. Lo fagocita, lo assimila, lo risputa corrotto, mutato. «Insomma, le parole non muoiono mai, perché non sono "esseri", bensì funzioni.

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Silvia Narducci Silvia Narducci

Ripensare l'abitare smart

La riflessione dell’autrice indaga, oltre alla città smart in sé, anche il dialogo che le è stato cucito attorno. È rilevante come quest’ultimo abbia tutte le caratteristiche della narrazione: il paradigma urbano della città intelligente custodisce il futuro delle città.

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Reza Negarestani Reza Negarestani

Il lavoro dell’inumano

Pur con alcune lievi eccezioni, Il lavoro dell’inumano (2014) può essere considerato a tutti gli effetti una sintesi anticipatoria di Intelligence and Spirit (2018), il più recente e impegnativo lavoro del filosofo iraniano Reza Negarestani. In questo testo denso, complesso, a tratti ermetico, Negarestani propone un serrato ripensamento delle categorie dell’umano, dell’anti-umano e dell’inumano, avanzando la tesi che l’inumanismo non sia altro che l’estensione dell’elaborazione pratica dell’umanismo, l’espressione continuativa e parossistica delle capacità pratico-cognitive della ragione. Colta come un lavoro di progressiva emancipazione dai propri vincoli, la ragione non si rivela solo un formidabile vettore di revisione e di riprogettazione delle facoltà razionali, ma anche quanto di più inumano e catastrofico alberghi nell’umano.

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Carlo Rovelli Carlo Rovelli

Scienza, fisica, filosofia. Intervista a Carlo Rovelli

A qualche settimana dall’uscita del suo ultimo lavoro Helgoland (Adelphi 2020), abbiamo intervistato Carlo Rovelli, fisico e scrittore italiano di fama mondiale. Gli abbiamo posto alcune domande nel tentativo di definire la scienza contemporanea, chiarire il rapporto tra filosofia e scienza ed indagare la possibilità di tenere insieme le loro rispettive visioni del mondo. Ecco com’è andata.

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Niccolò Buttigliero Niccolò Buttigliero

Antiviral

In Antiviral, il rapporto equilibristico tra divinità e carnalità connaturale alla figura divistica è totalmente sbilanciato verso il secondo termine attraverso un processo di carnificazione. Alla fruizione “contemplativa” si sostituisce uno sparagmòs del corpo divistico, Una fruizione alimentare, carnale.

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Arianna Locatello Arianna Locatello

Le affinità elettive o sull’amore disperato

La re(l)azione eccezionale dell’affinità elettiva non distingue eros e logos. Raggomitolandosi in quelle «figure d’angeli serene, d’arcana affinità», essa elegge due mondi insonni e li fa vibrare assieme, innescando un gioco di forze pericoloso che tende alla morte. Seguendo gli amanti spinti nell’infinito, Goethe traccia lo scarto fra l’apatico rompersi e costituirsi dei legami chimici e il travaglio di quelli umani.

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Gioele Cima Gioele Cima

Note per un Lacanismo Nero: il pessimismo di Lacan

Il Lacanismo nero è un approccio che intende ripresentare l’insegnamento di Lacan in chiave pessimista. Contro l’opinione comune che il pensiero pessimo lacaniano costituisca il frutto di un mero decadimento intellettuale o un semplice pessimismo affettivo, limitato agli ultimi anni del Seminario, questo scritto mira ad introdurre sinteticamente le basi del Lacanismo nero e a presentare quello di Lacan come un originale pessimismo della futilità.

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